Il grooming (dall’inglese “groom” – curare, prendersi cura) rappresenta una tecnica di manipolazione psicologica che gli adulti potenziali abusanti, utilizzano per indurre i ragazzi e/o le ragazze a superare le resistenze emotive e instaurare con loro una relazione intima e/o sessualizzata.
Queste persone utilizzano strumenti come le chat, gli SMS, i social network, per entrare in contatto con i ragazzi e le ragazze.
Dopo i primi contatti, si informano sul livello di privacy che il minore può garantire (dove è situato il computer in casa, se i genitori sono presenti, ecc.) e dopo aver ottenuto queste informazioni avviano un processo finalizzato a conquistarne la fiducia. Questo è possibile, ad esempio, condividendo in un primo momento interessi comuni (musica, attori/attrici preferiti, hobby, ecc.) per passare, poi, a confidenze di natura sempre più privata e intima. In questa fase può verificarsi lo scambio di immagini, non sempre a sfondo sessuale (almeno in un primo momento); quando l’adulto è certo di non correre il rischio di essere scoperto, inizia la fase dell’esclusività, condizione necessaria per rendere impenetrabile la relazione a persone esterne. È in questo momento che può avvenire la produzione, l’invio o lo scambio di immagini – anche attraverso l’utilizzo di una webcam – a sfondo sessuale esplicito e la richiesta di un incontro offline. Il minore stesso viene sollecitato a inviare sue immagini e/o video.
Le stesse immagini/video oppure i testi inviati dal minore possono poi essere utilizzati in forma ricattatoria in seguito ad un suo eventuale rifiuto nel continuare il rapporto online o nell’avviare una vera e propria relazione sessuale.
Contrariamente a quanto si può pensare, non sono solo le ragazze a essere esposte a questa tipologia di rischio; i ragazzi maschi, disorientati rispetto alla costruzione della propria identità e orientamento sessuale, possono essere particolarmente vulnerabili e quindi ugualmente esposti alla possibilità di entrare in contatto con adulti potenzialmente abusanti.
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(tratto dal “Manuale per insegnanti” – Autore Mauro Cristoforetti con il supporto di: Giulia Mancuso Brunella Greco, Claudio Morici, Cristina Casatta – Save the Children Italia www.savethechildren.it –
È IMPORTANTE SAPERE CHE
– il 23 ottobre 2012, è stato introdotto nel nostro codice penale il reato di “adescamento di minori” (art.609 undicies c.p.) anche tramite internet (grooming). Il 48% delle vittime ha tra i 13 e i 14 anni (Munro 2011), per cui è importante fare prevenzione alle scuole secondarie di primo grado. |