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Team per l’Innovazione Digitale

TID (Team Innovazione Digitale), componente docenti. (Dirigente Scolastico + Animatore Digitale + Team Digitale + 10 Docenti).Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è stato ideato  nella profonda convinzione che l’ambiente Scuola non può rimanere tagliato fuori dalla innovazione digitale che connota la società attuale ma, al contrario, può e deve farsi promotore, da protagonista, del cambiamento. Il PNSD si propone l’ambizioso obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta educativa e formativa coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e con i ritmi del mondo contemporaneo. Pur non sottovalutando il rischio dell’insorgere di criticità,  la grande opportunità che abbiamo è darsi la possibilità di non subire questo processo di cambiamento, ma di governarlo. Il Piano nazionale Scuola Digitale fa un ulteriore passo avanti e punta ad un allargamento della formazione dei docenti per innovare la didattica. FSE – PON “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola su tecnologie e approcci metodologici innovativi”. Di seguito  la selezione dei 10 docenti dell’Istituto per la partecipazione all’iniziativa di formazione di cui alla nota MIUR prot. n. AOODGEFID/9924 del 29/07/2016. Elenco dei 10 docenti che assieme ai 3 del team digitale all’Animatore Digitale e al Dirigente Scolastico, costituiscono il Team dell’Innovazione digitale del nostro Istituto


Dal corrente anno scolastico il team per l’innovazione della nostra scuola si rinnova nella sua composizione e nei compiti.


Al Team per l’innovazione sarà affidata oltre i compiti istituzionali previsti nel PNSD :

  1. La redazione dei regolamenti sul digitale. (Regolamento sulla gestione del Sito Web; Pagine social; email scolastica).
  2. L’aggiornamento del sito istituzionale e delle pagine social attraverso la  “Redazione Web”  strutturata sulla base della ripartizione delle competenze dei suoi componenti, gestiranno dei compiti che saranno esplicitati in apposito funzionagramma.

La “Redazione Web” avrà  il compito della:

  • elaborazione dei contenuti del sito web,
  • di ricevere, controllare e preparare il materiale ricevuto, per il fine di mantenere una unitarietà stilistica e funzionale al Sito il materiale proposto per la pubblicazione .
* Prof. Francesco Maieron Dirigente Scolastico
* Prof. Vito Natale Animatore Digitale
1 Prof. Vito Ventre Team digitale
2 Prof.ssa Morimondi Sara Team digitale
3 Prof.ssa Quaranta Antonella Docente
4 Prof.ssa Lucrezia Di Dio Docente
5 Prof.ssa  Letizia Ferri Docente
6 Prof. Carlo Catania Docente

 

FUNZIONAGRAMMA  in costruzione ………..


 

PER FAVORE NON CHIAMATELI NATIVI DIGITALI

Una ricerca della Bicocca smonta il mito della competenza informatica giovanile.

Poiché i ragazzi usano dispositivi che si connettono in modo trasparente, invisibile, non percepiscono Internet come un’infrastruttura di base.

Stanno crescendo in un mondo nel quale non solo non sanno, ma non possono smontare, smanettare, sperimentare.

Tutto questo non crea nativi digitali. Polli di batteria, piuttosto..

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Fonte: www.agendadigitale.eu

27317777-o-que-vocE voi cosa ne pensate?

I veri docenti geek e innovatori? Sorpresa! Sono gli over 45 e di area umanistica

competenze digitaliAnimatori digitali, coding, utilizzo delle tecnologie e dei social network e in classe: sono questi i nuovi “must have” della scuola italiana, citati anche nel piano del Governo “La Buona Scuola”. Ma chi sono gli insegnanti che ogni giorno rendono innovativa la didattica nelle aule delle scuole, vincendo spesso diffidenze di ogni sorta? Chi sono i “professori con voglia di innovare”………..

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Fonte: De Agostini Scuola

33 Competenze Digitali

competenze digitaliGiuseppe Auletta ha realizzato un’ottimo servizio di cura dei contenuti riprendendo da un post del Blog Didattico “Educational Technology and Mobil Learning” un elenco di quelle che sono le abilità e competenze nel campo delle Tecnologie Educative che dovrebbero costituire la base per poi integrare nella didattica la “comunicazione digitale”.  Il passo successivo è stato tradurre questo elenco di 33 competenze digitali e realizzarne una versione video.

IL VIDEO

Il video è stato pubblicato sul canale YouTube di Giuseppe Auletta il 15/01/2014, la sua durata è di 2:12, consiste in una serie di slide che mostrano ciascuna delle 33 competenze.

PSDN in forma di mappa mentale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale  in forma di mappa mentale

diagramma_flussoTeorizzate per la prima volta da Joseph Novak (accademico statunitense), le mappe concettuali si possono definire come uno strumento grafico in grado di rappresentare un’informazione o una conoscenza. L’idea parte dal concetto costruttivista per cui ognuno è autore del proprio percorso all’interno di un contesto e hanno lo scopo di creare modalità di apprendimento non più mnemoniche ma frutto di un preciso ragionamento e pensiero.

Di software  per la realizzazione di mappe concettuali o mentali in rete se ne possono trovare tanti  per scegliere quello adatto si può seguire questo questo semplice ragionamento:

Multipiattaforma – se si deve lavorare in ambiente misto con soluzioni Mac e PC, in questo modo ho la stessa  soluzione  per ogni piattaforma, un software unico assolutamente trasparente e indifferente al sistema operativo sul quale sta girando.

Free – esistono numerose soluzioni sul mercato a pagamento, ma esistono anche delle ottime soluzioni assolutamente gratuite sulle rete. Questo ci avvantaggia nella scelta (soprattutto nella sperimentazione) e non aggrava le nostre tasche e le casse della scuola di oneri aggiuntivi.

Multimediale – questa è una caratteristica che offre la possibilità di inserire contenuti multimediali, quali video, foto, collegamenti ipertestuali, suoni e quant’altro all’interno della stessa mappa rendendola di fatto “viva”.

Semplice – sono convinto che un software è utile e valido quando non richiede una lunga curva di apprendimento.

I software debbono facilitarci il compito, non complicarcelo. Non dobbiamo perdere tempo a studiare complesse procedure per realizzare cose semplici che manualmente facciamo in pochi minuti, ma al contrario una applicazione deve rendere immediata e rapida questa realizzazione per poter essere preferita ad un approccio classico. La semplicità d’uso, inoltre, facilità anche quei docenti che non hanno particolari competenze o attitudini con lo strumento digitale.

Il programma sfrutta l’Adobe Air di Adobe Software , l’interfaccia è assolutamente intuitiva e di immediato utilizzo. Mindomo sembra fatto apposta per le esigenze dei docenti e presenta il non trascurabile pregio di conservare online ogni progetto, con la possibilità di inserirlo in pagine web tramite codice html o link diretto e, quindi la facoltà di modificarlo successivamente.Per accedere al software www.mindomo.com/it/,  basta registrarsi per iniziare a costruire, per vederne un suo utilizzo eccovi i lavori di Anna Rita Vizzari  e di Maria Grazia Fiore‎ 

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Piano Nazionale Scuola Digitale in 35 punti

piano-nazionale-scuola-digitaleMartedì 27 ottobre il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha presentato il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Le azioni previste, (35 punti), sono state già finanziate, attingendo alle risorse messe a disposizione dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi strutturali Europei (Pon Istruzione 2014-2020) per un totale di un miliardo di euro. Il Piano sarà attuato da qui al 2020.  Abbiamo letto il PNSD per capire quanti soldi verranno spesi sulle singole azioni e come si intende attuarle.

Nel 2007 si comincia a discutere di Piano Nazionale per la Scuola Digitale: si punta a modificare gli ambienti. Così, dal 2008 al 2012 si introducono le lim (lavagna interattiva multimediale) nelle classi, si stilano le prime procedure per realizzare prima le Classi 2.0 e poi le Scuole 2.0. “Azione lim” comincia nel 2008 e prevede la diffusione capillare della Lavagna Interattiva Multimediale. Con questa azione sono state assegnate, secondo i dati pubblicati dal Miur, 35.114 lim grazie ad uno stanziamento complessivo di 93.354.571 euro, di cui 80.937.600 euro per l’acquisto di lim e 12.416.971 euro per la formazione di 72.357 docenti all’uso sia tecnico che didattico delle lavagne.

Le classi 2.0 sono partite nel 2009 e prevedevano la realizzazione di laboratori nelle classi, per offrire agli studenti ambienti di apprendimento innovativi. Dal 2009 al 2012 sono state coinvolte 416 classi di ogni ordine per un finanziamento complessivo di 8.580.000 euro per l’acquisto delle dotazioni tecnologiche e di 1.944.857 euro per supporto e formazione. “Azione Editoria digitale scolastica” comincia nel 2010 per realizzare contenuti digitali in 20 istituti scolastici, ripartiti tra i vari ordini e gradi di scuola, con un finanziamento di circa 4.400.000 euro. Altri accordi sono stati sottoscritti nel 2012 per investimenti ulteriori di 33 milioni di euro: hanno consentito di assegnare ulteriori 1.931 lim, formare 905 Classi 2.0 e 23 Scuole 2.0. ………………

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